DETTAGLI

Periodo:

Prima fase: Novembre 2020 – Marzo 2021; Seconda fase: Marzo 2021 – Giugno 2021

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Lo sviluppo di Torino in chiave europea

I programmi europei a gestione diretta e la CTE per uno sviluppo metropolitano torinese in ambito UE



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1) Scenario/contesto di partenza

Il tema dello sviluppo delle città attraverso le strategie urbane è molto complesso e abbraccia molteplici aspetti.
Grazie alle risorse europee, poi, la pluralità degli interventi che possono essere realizzati rendono il quadro ancora più articolato.

Di estrema attualità sono, infatti, le strategie nazionali (vedasi il Recovery Plan) per l’utilizzo di miliardi di euro dell’Unione nella realizzazione di progetti e riforme di varia natura; le regioni inoltre si stanno muovendo per definire, a loro volta, gli interventi necessari per il proprio sviluppo.

Nel contesto Europeo, cosa può fare, dunque, una Città? Qual è il livello di autonomia?

2) Progetto, obiettivi e azioni intraprese

Il focus del presente studio riguarda un’analisi sui progetti europei dei programmi a gestione diretta della Commissione Europea sui progetti della Cooperazione Territoriale Europea (CTE).
Questi due “strumenti” rappresentano, per l’area metropolitana, importanti mezzi per affrontare le sfide del futuro: da solo, come da diversi studi, il Comune non ha la forza economica e amministrativa per poter gestire un intervento massiccio sui programmi europei.

Il cambiamento sistemico che si vuole qui proporre (associato ai target di sostenibilità degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e da piani d’azione quali il Green Deal), e che muove i propri passi entro le strategie regionali, nazionali ed europee, necessità della capacità di poter “afferrare” tutte le opportunità in campo europeo, spendendo le risorse (di tempo, economiche e di capitale umano) in maniera efficiente ed efficace.

Con l’obiettivo di proporre uno sviluppo europeo che è sviluppo locale e viceversa, è necessario verificare gli indirizzi politici e progettuali del periodo 2014-2020 al fine di comprendere la direzione data al territorio da parte degli enti, in particolare di Torino. Appurando così dove proseguire il lavoro sin qui svolto, dove effettuare dei cambi o integrare azioni per uno sviluppo sostenibile torinese metropolitano.
Adottando una metrica coerente con i vari target nazionali e le pianificazioni locali già in atto.

3) Risultati ottenuti

Come realizzare tutte le buone intenzioni, i piani e le strategie su Torino metropolitana? Come dar forma al futuro della città?
La proposta per un’analisi e una visione territoriale orientata al prossimo futuro si articola su tre livelli :

  • Preparazione: la Next generation nella PA. Per non perdere le opportunità europee, prevedere l’organizzazione dell’ente Torino insieme all’ente dell’area metropolitana, al fine di poter affrontare le sfide del futuro e la gestione di molteplici progetti in un’ottica unitaria. Da qui, valorizzare il capitale umano presente negli enti con formazioni su tematiche europee e di europrogettazione, insieme ad assunzioni mirate (soprattutto di giovani). Prevedere l’apertura di collaborazioni con centri studi e di ricerca, esperti e realtà extraterritoriali torinesi quali, ad esempio, la Banca Europea degli Investimenti, rinnovando l’attuale Accordo Quadro triennale. Infine organizzare una presenza costante dei rappresentanti politici alle discussioni in ambito europeo, ad esempio nella sede della Regione Piemonte a Bruxelles.
  • Comunicazione: comunicare l’Europa. Comunicare bene è coinvolgere bene! Da un lato uniformare i siti istituzionali degli enti Città di Torino e Città metropolitana di Torino per quanto riguarda i progetti europei e la partecipazione a iniziative europee; dall’altra creare campagne di comunicazione e sensibilizzazione sul valore e sugli impatti dei progetti, spiegando cosa fa l’Europa per Torino e Torino per l’Europa, anche grazie alla partecipazione di personaggi torinesi famosi quali, ad esempio, Margherita Oggero, Alessandro Barbero, Valeria Ferrero e Claudio Marchisio.
  • Strategie: attraverso meccanismi di democrazia partecipata, Better regulation o similmente a quanto fatto per la costruzione del Documento Strategico Unitario piemontese, dal Piano Strategico Metropolitano torinese 2021-2023 e da Piemonte 2027, prevedere la partecipazione e l’ascolto degli stakeholders territoriali torinesi, della cittadinanza e dei giovani nella definizione di strategie di sviluppo, progettuali e di investimento europee. Agendo sulle seguenti priorità, in un’ottica sistemica e attraverso progetti a valere sui programmi a gestione diretta e CTE: aerospazio e automotive; ambiente; innovazione ed economia sociale ; politiche sociali; turismo e cultura.

4) Prospettive future

Verranno approfondite le strategie progettuali e i programmi europei per comprendere come l’area metropolitana torinese possa, in maniera unitaria, svilupparsi in un contesto europeo che è sinonimo di sviluppo locale. Dall’attrazione degli investimenti all’attrazione del capitale umano, dalla valorizzazione paesaggistica culturale all’innovazione sociale, diventa prioritario coinvolgere tutti i cittadini e le realtà territoriali per incrementare coesione, produttività e qualità della vita grazie alle opportunità europee.